Giardino Didattico

Il giardino didattico propone un percorso tra alberi e colture tradizionali di un tempo, per il recupero della memoria del paesaggio agricolo storico.

È presente una collezione di frutti antichi, fonte di un patrimonio gustativo e conoscitivo con cui occorre riallacciare un legame per rimanere ancorati alle nostre radici rurali.
È presente il rifacimento di una porzione di paesaggio agrario, la cosiddetta Piantata, in cui riscoprire la cultura antica dell’uomo e del lavoro agricolo.
La collezione di erbe spontanee commestibili ci insegna a riconoscerle e quindi a riappropriarci degli antichi saperi, imparando ad apprezzare quanto la natura possa offrire in un angolo qualunque di campagna.

Il giardino consente il riconoscimento del ruolo sociale delle colture storiche ed il recupero dei sapori antichi, perduti a causa della moderna agricoltura intensiva.

Il giardino è un invito a rieducare occhi e palati alle complessità di forme differenti e sapori inimitabili, concedendoci il tempo della lentezza, per immergerci in un nuovo percorso sensoriale.

Il Giardino è composto da differenti settori, rappresentanti alcuni dei molteplici elementi costituitivi il paesaggio agrario tradizionale:
• piantata: sistema di coltivazione promiscuo che associa la vite “maritata” agli alberi e ai cereali;
• pergolati di vite: varietà antiche di uve che non necessitano di trattamenti;
• brolo: piccolo frutteto con collezione di frutti antichi;
• filare di ciliegi: antiche varietà di ciliegi dolci (ciliegie e duroni) e acidi (amarena, visciola e marasche), associati a differenti maturazioni;
• frutti minori: frutti autunnali di minor pregio per le loro piccole dimensioni, ormai scomparsi dalla nostra tavola;
• piccolo angolo con collezione di differenti varietà di erbe aromatiche;
• collezione di erbe spontanee commestibili: messaggio culturale di consuetudini alimentari appartenenti ad uno specifico territorio;
• area destinata ai piccoli frutti, tra cui mora, lampone e uva spina.
È inoltre possibile degustare prodotti del Giardino all’interno della Locanda.

Il Giardino, museo di sapori ineguagliabili, ci propone quindi un percorso di gusticonsistenze e aromi che, unitamente al bagaglio di conoscenze colturali ad essi legato, rischiano di scomparire a causa delle coltivazioni intensive, sempre più omologate e globalizzate.